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Come fare SEO: guida pratica e semplice per il posizionamento su Google

Se vuoi la classica guida di Google dove ti vengono i vari tecnicismi, sei fuori strada. Non è questo l’approfondimento che fa per te. Abbiamo preferito, infatti, fare un qualcosa di diverso, che non sempre trovi online: tre suggerimenti pratici, che dovrai tenere sempre a mente, per essere sempre all’avanguardia.

Tre ‘stelle polari’ che non devi dimenticare perché basta un attimo che con la SEO sei al top il giorno prima e il giorno dopo ti ritrovi sul fondo. La tecnica, infatti, non è tutto: e non lo diciamo solo noi. Basta farsi un giro sui portali dei migliori SEO in Italia, come Michele Sabatini.

Non guardare solo a Google ma anche all’utente

Sembra un consiglio paradossale ma in realtà non lo è. E ti spieghiamo anche perché

Sì, hai letto bene. Non c’è alcun refuso. Per fare un ottimo lavoro SEO devi guardare anche all’utente. Aggiungiamo, soprattutto all’utente. Il perché? Al di là dei vari aspetti legati alla notorietà del brand e all’affidabilità dello stesso, il motore di ricerca più famoso al mondo e più utilizzato premia un sito che susciti un’ottima reazione.

Con “ottima reazione” si intende, ad esempio, il fatto che la frequenza di rimbalzo deve risultare bassa (la frequenza di rimbalzo è la percentuale di utenti che visitano solo una pagina del sito e poi vanno via) o che le persone debbano stare molto tempo sul sito. O, ancora, lasciare recensioni positive: non soltanto su Google My Business ma anche su Booking, se hai un hotel, o su TripAdvisor, se hai un ristorante.

In generale, un sito ‘chiacchierato’ negativamente può essere mal visto da Google. Un sito che, invece, suscita reazioni positive può essere premiato. I basta come motivazione? ☺

Imparare tutto (o quasi) di Google Analytics

Sì parte tutto dall’analisi delle visite. E lo strumento per eccellenza è Google Analytics

Google Analytics è lo strumento per eccellenza che lo stesso Google mette a disposizione per i webmaster o, comunque, per chi si occupa di SEO. Ovviamente, non si limita soltanto a dirti quante persone in tempo reale stanno navigando sul tuo sito, quante visite hai avuto in un determinato lasso di tempo o a quanto ammonta la frequenza di rimbalzo ma è molto, molto di più.

Non ti staremo, ovviamente, a spiegarti tutto nei dettagli poiché ci vorrebbe praticamente una sezione a parte ma ti diciamo in maniera chiara che per fare SEO è imprescindibile saper usare Google Analytics.

Qualche esempio? Con Google Analytics puoi vedere da dove provengono le tue visite (social network – e anche quale social, perfino Instagram -, organico, a pagamento, referral – cioè da altri siti) e il percorso che fanno per arrivare a quell’obiettivo che tu decidi di impostare (se sei un portale di e-commerce potrebbe essere la pagina di ringraziamento).

Ricorda sempre che un’opinione senza dati resta comunque un’opinione. Ma un’opinione con i dati diventa un fatto. E per avere i dati hai bisogno di Google Analytics.

Aggiornarsi continuamente e non sentirsi mai arrivato 

Se pensi che fare SEO sia un mestiere standard sei fuori strada. Devi sempre aggiornarti. Continuamente

Questo è più un insegnamento d’esperienza. Può capitare, ad esempio (e ce lo auguriamo) che tu ottenga dei risultati strepitosi, prima della media. Mettiamo che tu abbia superato su Google per una determinata keyword quei portali storici che da anni ‘occupavano’ la SERP. Ecco, l’errore che non devi assolutamente fare è quello di sentirti arrivato. Il mestiere di SEO è sempre ‘working in progress’, non si ferma mai. Tutto può cambiare da un giorno all’altro: la tecnica che usavi fino al mese scorso era la migliore mentre oggi non lo è più.

Che fare in quei momenti? Mettersi a studiare, testare, provare. Più pensi di essere arrivato e più la vetta si allontana. Più pensi di aver distanziato la concorrenza e più, invece, la concorrenza si avvicina. Non ti facciamo l’elenco dei portali che da un giorno all’altro, per un semplice cambiamento di algoritmo, si sono ritrovati penalizzati, nella peggiore delle ipotesi, o catapultati nella seconda o terza pagina, nella migliore delle ipotesi. Se non vuoi fare la stessa fine, hai solo un sistema: sapere che non esistono né trucchi né segreti magici. Ma solo formazione, test, prove…ed errori sul campo!